E. Fermi (Chicago) a E. Amaldi (Roma), 15 agosto 1944
P.O. Box 5207
Chicago, Illinois
15 agosto 1944
Caro Edoardo,
ho avuto recentemente tue notizie da Fubini di ritorno dall'Italia. Ora che le comunicazioni postali con Roma sono ufficialmente riaperte spero che questa lettera abbia una buona probabilità di arrivarti.
Come puoi immaginarti Lalla è restata molto addolorata delle notizie di suo padre; l'incertezza sulla sua sorte è molto peggio che il saperlo morto.
Mi ha fatto molto piacere il sentire che tu e Wick sperate di poter organizzare presto la ripresa del lavoro scientifico, e che considerate l'avvenire con un certo ottimismo. Giudicando la situazione da questa riva dell'Atlantico ho talvolta la speranza che la ricostruzione dell'Italia possa forse essere meno difficile di quella di altri paesi europei. Certo il fascismo è caduto in una maniera così misera che non mi par possibile che abbia lasciato alcun rimpianto.
Ho occasione di vedere ogni tanto Emilio, Bruno Pontecorvo e Bruno Rossi. Stanno tutti bene di spirito e di corpo.
La piega degli avvenimenti sembra tale da giustificare la speranza che forse la fine della guerra non sia più molto lontana. Forse sarà possibile rivederci in un avvenire ragionevolmente prossimo.
Ricordami a tutti e in particolare a Wick e a Ginestra
Enrico Fermi
fonte Matematica
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